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CRONOLOGIA DELL'OPERA SCIENTIFICA DI ENRICO FERMI                         369

         si aspettava che questi eventi potessero riprodursi in laboratorio disponendo di macchine
         sufficientemente grandi. Il modello di Fermi è estremamente semplificato e consente di
         ottenere almeno gli ordini di grandezza delle sezioni d'urto dei processi, un buon modo
         per cominciare a capire che cosa può accadere. Così commenta Isidor Rabi: "Se Fermi
         ha ragione dicendo di essere in grado di calcolare che cosa succede ad altissime energie
         facendo esclusivamente uso di metodi statistici, allora non abbiamo niente da imparare
         in questo campo". In realtà il modello di Fermi è molto semplificato, proprio come lui
         vuole che sia, e pur non fornendo risultati dettagliati, che verranno trovati in seguito,
         tuttavia fornisce dei valori di riferimento con i quali fare i primi confronti dei risultati
         sperimentali, in modo da rivelare se sta accadendo qualcosa al di fuori della statistica.
         La sua idea d'altra parte è che le teorie sui mesoni non sono in ogni caso corrette e allora
         perché prendersi la briga di calcolare qualsiasi cosa in modo esatto? I metodi di Fermi
         erano una buona ricetta per gli sperimentali, che avevano difficoltà a seguire il modo
         sofisticato con il quale i teorici operavano.
            Il 27 gennaio 1950 Klaus Fuchs confessa di aver passato informazioni segrete sulle
         armi atomiche ai russi dal 1942 al 1949. Il 30 gennaio Fermi e gli altri commissari
         del GAC si riuniscono e giungono alla conclusione, di cui viene informato il Presidente
         Truman, che Fuchs poteva aver fornito ai sovietici informazioni segrete molto importanti
         anche sulla superbomba all'idrogeno, un progetto a cui si lavorava a Los Alamos fin dai
         tempi della realizzazione dell'atomica. Il 31 gennaio Truman rende nota la decisione
         di procedere allo sviluppo della superbomba con la massima priorità. Fermi, che come
         membro del GAC si era battuto contro la realizzazione della bomba, è tra i primi a
         rimettersi al lavoro. Nell'estate di quest'anno lavora a Los Alamos dove effettua ricerche
         per la realizzazione della bomba all'idrogeno. Nel novembre 1951 gli Stati Uniti faranno
         esplodere la prima bomba all'idrogeno che libera un'energia quasi mille volte superiore a
         quella della bomba di Hiroshima. Nell'agosto del 1953 anche i sovietici faranno esplodere
         la loro prima superbomba seguita nel 1955 dalla prima vera e propria bomba trasportabile
         all'idrogeno.



         1951

            Finalmente entra in funzione il nuovo sincrociclotrone di Chicago che accelera protoni
         a 450 MeV con il quale si possono produrre un gran numero di pioni. La macchina era
         stata costruita con l'idea che Fermi ne sarebbe stato l'utente principale e nel momento
         in cui viene completata quest'ultimo passa una gran quantità del suo tempo familiariz-
         zandosi con le sue operazioni, allineando i fasci di pioni e misurando la loro intensità ed
         energia. È molto fiero di almeno uno dei suoi contributi alla costruzione. Si tratta del suo
         carrello, l'apparato per trasportare il bersaglio del ciclotrone. Può essere mosso a piacere
         intorno alla parte periferica del polo magnetico, controllato dall'esterno dall'azione del
         campo magnetico sulle correnti che possono essere inviate attraverso gli avvolgimenti a
         cui sono connesse le ruote. Lo aveva costruito lui stesso nella sua piccola officina e per
         anni ha funzionato alla perfezione. Nella primavera del 1951 Fermi, insieme a un folto
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